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Strade in precaria sicurezza: peggio di un terremoto o di un attentato terroristico



Quelli che potete vedere nelle foto sono alcuni esempi di strade nel territorio comunale di Erchie: ciò che indigna è la loro qualità nonché l’insufficiente manutenzione del manto stradale non solo nel comune salentino bensì in molti altri comuni della penisola.

Il problema non è semplicemente estetico, anzi va oltre: si tratta di dignità civile dal momento che il nostro Paese rientra nel G7 e dovremmo imitare nazioni virtuose come la Germania o il Regno Unito, senza dimenticare Spagna e Olanda, che paradossalmente non rientrano nella prestigiosa organizzazione internazionale delle nazioni con la più elevata ricchezza netta nonostante la loro economia e il loro grado di civiltà. Inoltre, la maggior parte dei contribuenti italiani pagano imposte e tasse con una pressione fiscale che sfiora il 70% e a maggior ragione meriterebbero infrastrutture di ottima qualità, tuttavia ciò non avviene: le amministrazioni locali non si curano della problematica che purtroppo coinvolge la sicurezza dei cittadini (pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti), senza contare i danni economici ai mezzi di trasporto. Per giunta secondo l’UK Intelligent System Research il 30% degli incidenti stradali in Italia è causato proprio dalla pessima qualità delle infrastrutture (buche, tombini non a livello e anche vere proprie voragini), senza trascurare il fatto che secondo l’UE l’Italia spende la metà del dovuto nella manutenzione delle infrastrutture.


Visto che l’Italia appartiene al G7, perché non si spende bene in sicurezza? Dove vanno a finire i nostri soldi? Strutture pubbliche destinate a rimanere deserte per la loro effettiva inutilità, rotonde non necessarie, sprechi della Pubblica Amministrazione… Adesso vediamo un po’ di dati: 3378 morti nel 2017 e 246.750 feriti (secondo l’Istat) con un tasso proporzionale di mortalità di 5,22 ogni 1000 morti. In pratica ogni giorno 10 persone muoiono per incidenti stradali in parte anche a causa della scarsa manutenzione stradale, che in un anno sono più di tutte le vittime di un attentato terroristico o di un terremoto.

Alla luce di ciò, il problema in questione dovrebbe essere un monito agli amministratori locali che dovrebbero seguire innanzitutto la Legge piuttosto che i propri interessi economici legati ad appalti e risparmio sugli investimenti in sicurezza: infatti la giurisprudenza si è espressa chiaramente in merito alla manutenzione delle infrastrutture. Infatti l’art. 14 comma 1 del Codice della strada statuisce che: “Gli enti proprietari delle strade, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono: a) alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi; b) al controllo tecnico dell’efficienza delle strade e relative pertinenze; c) alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta”. Pertanto, al fine di garantire l’incolumità dei cittadini e anche un buon grado di civiltà del Comune di Erchie nonché dell’Italia si dovrebbe puntare a un lavoro di ristrutturazione consapevole, precisa ed esigente.


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