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Vi raccontiamo la pluripremiata Maria De Giovanni, definita "la madre Teresa del Salento"

Si riceve e pubblica

Ancora un riconoscimento per Maria De Giovanni di Borgagne, è stata definita la Madre Teresa del Salento, dalle tante persone che aiuta nella sua quotidianità. Questo ennesimo plauso arriva dalle alte cariche dello Stato, dal Quirinale dalla Presidenza Della Repubblica, la notizia è stata diffusa sulla Gazzetta Ufficiale del 27 aprile scorso, il titolo che viene conferito a Maria è quello di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Un bel traguardo per la salentina che si occupa a tempo pieno della Associazione SMAISO- Sunrise Onlus, con la quale supporta in toto le persone affette dalla Sclerosi Multipla, malattia con la quale convive da diversi anni.

È anche autrice di due libri autobiografici – sulle orme della sclerosi multipla e la Rinascita con cui ha girato in tutto il mondo per raccontare la sua storia. Una vita dedicata completamente agli latri, così è rinata per scelta, per il suo impegno nel sociale ha ricevuto più’ di 47 premi da ogni parte d’Italia. È socia onoraria di diverse associazioni ed è particolarmente attiva anche con FIDAPA Gallipoli con cui collabora da diversi anni. E’ una blogger, direttrice del sito Salentodonna e scrive anche sul noto giornale il Quotidiano di Puglia.

Su di lei sono uscite più di 500 pubblicazioni, e ancora il suo impegno sociale la vede protagonista del progetto sociale denominato – il mare di tutti – con cui permette alle persone affette dalla SM di fare la fisioterapia a mare. Insomma una donna dalle mille sfaccettature, ma nota è la sua voglia di dedicarsi agli ultimi, combattendo per tutelare i loro diritti.

<< Questo riconoscimento per me vale moltissimo spiega Maria – sono felice che le alte cariche dello Stato premino l’impegno, la determinazione e la lotta di chi come me invece di lasciarsi morire, si inventa una nuova vita, per essere d’aiuto agli altri. Il mare di tutti ha visto più di 1500 persone fare la fisioterapia da tre anni a questa parte, un piccolo tassello regalato a chi come soffre e ha diritto alla fisioterapia. Non mi sento un eroe, ma sono semplicemente una donna che ha saputo reinventarsi e oggi questo grande onore è motivo di grande orgoglio personale. Arriva in questo periodo di pandemia dove noi tutti dell’associazione siamo in trincea per aiutare gli altri, è davvero un grande onore per me>>.



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