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Lotta per la salute o brama di potere?


Mi hanno chiesto se sono a favore o contro l’impianto di compostaggio ad Erchie, proprio per questo ho l’esigenza di parlare non con la pancia ma con il cuore, perché la salute dell’essere umano e l’ambiente in cui viviamo deve essere tutelato sempre, anche nei piccoli gesti.

Il primo punto che vorrei affrontare è chiarire il mio NO all’impianto di compostaggio, ma anche il mio diniego per Cerano, l’Ilva e tanti altri ecomostri; solo non capisco perché ad Erchie ci sono persone che protestano dicendo di non volere l’impianto di compostaggio, che inquina molto, molto meno di altri ecomostri nelle vicinanze e poi la mattina dopo la protesta per l’impianto che vuole costruire Heracle, vanno a lavorare a Cerano o Ilva.

Io questo ancora non lo comprendo e non lo capisco, perché se questi sono altri mostri andando a lavorare contribuite a mantenerli rovinando la vostra salute e quella dei nostri figli, ricordo che i morti di tumore che ci sono stati fin oggi non sono colpa dell’impianto di compostaggio ma sicuramente dell’Ilva e di Cerano. Invece per il bene dell’ambiente dovreste DIMETTERVI, scrivere, lottare e manifestare vivamente come ad Erchie. Sono sicuro che non lo farete perché dovete pur vivere, però poi applaudite le persone che rifiutano un posto di lavoro all’impianto di compostaggio e quindi rimangono disoccupate ma forse il vostro era solo un applauso di scherno.


Il secondo punto su cui vorrei fermarmi e fare chiarezza è il mio dissenso sulla questione “traffico ad Erchie in piazza”, specialmente nel fine settimana e le domeniche mattina quando i bambini escono dalla chiesa che giocano nel centro, mentre a lato passano macchine, furgoni, vecchi camioncini, moto, scooter, api e perché no, a volte anche mezzi agricoli che inquinano e producono monossido di carbonio; allora perché per l’ambiente e la salute non facciamo chiudere la strada al traffico del centro cittadino?

I bar sono bravi a mettere fuori i manifesti “NO impianto di compostaggio”, però quando gli si chiede di chiudere la strada in modo tale da evitare che i bambini respirino monossido di carbonio, loro protestano animatamente perché ciò va contro i loro interessi. Quindi il diritto alla salute è a convenienza?

Il terzo punto su cui vorrei parlare sono i nostri cari caminetti di casa.


Con l’arrivo dell’inverno la maggior parte dei cittadini e soprattutto degli anziani vi buttano plastica, scarti alimentari, carte, cartoni, trasformando i caminetti in mini-inceneritori. Ora pensiamo a quante case ci sono ad Erchie ed a quanti mini-inceneritori abbiamo d’inverno; basta farsi un giro per le strade del paese, soprattutto quando è scirocco e l’aria umida spinge il fumo al suolo che fa sembrar di essere a Milano, solo che questa non è nebbia ma SMOG che fa male a noi e ai nostri figli. Perché noi si è fatto mai un convegno per sensibilizzare la cittadinanza su cosa non si deve buttare nel fuoco affinché non si producano veleni? Perché non si spiega alla gente che la combustione del legno produce monossido di carbonio, anidride carbonica, polveri sottili e tanto altro?

Punto quattro “le caldaie a metano”, non consideriamo chi non è in regola con i controlli dei fumi e che quindi producono più sostanze dannose alla salute di quelle a norma, sapete che quando fa freddo e sono accese tutte quelle caldaie, producono inquinamento? Soprattutto, se consumiamo metano favoriamo lo stato nel dire che c’è sempre una richiesta maggiore e dobbiamo pur acquisirlo in qualche modo e visto che in Italia non ci sono fonti di gas naturale si possono sentir legittimati a costruire la Tap i Degassificatori, ecc.

Tutto questo dai paladini dell’ambiente non è mai stato detto e neanche menzionato su facebook, solo post contro l’impianto di compostaggio.

In pratica la salute del cittadino qui ad Erchie dipende esclusivamente dall’impianto di compostaggio, non dall’Ilva, cerano, dal traffico, dai caminetti(trasformati in mini-inceneritori), dalle migliaia di caldaie che se sommate potrebbero valere più di una centrale di biogas.

Volendo potremmo andare avanti, tutti i fitofarmaci e i veleni che usano i contadini nelle nostre campagne, tutte intorno a noi, entrano nella nostra catena alimentare e nel nostro organismo, allora perché non facciamo una lotta anche contro questi? Tant’è che ci sono persone che abitano in periferia vicino ai vigneti e agli ulivi, la loro salute non è importante?

Quindi dobbiamo fare una battaglia per l’ambiente?

Facciamo una battaglia seria e iniziamo a lottare oltre che contro l’impianto anche contro tutto l’inquinamento già presente perché è la salute dei nostri figli che c’è lo chiede.

Se di tutto questo, Cerano, Ilva, Caminetti, Caldaie, i veleni nelle campagne, il traffico delle auto accanto ai nostri bambini, non ci importa nulla, allora la lotta contro l’impianto di compostaggio non è una lotta per l’ambiente e la salute dei cittadini ma solo un mezzo per interessi personali e arrivismi o forse l’unico cavallo di battaglia per giungere alla bramata poltrona.

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