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Avetrana città turistica? rispondono le consigliere comunali d'opposizione


AVETRANA CITTA' TURISTICA?

Erchie-online intervista Lucia Vacca e Rosaria Petracca consigliere d'opposizione del comune di Avetrana sul turismo della stagione in corso

Si ha l’impressione che il flusso turistico sia diminuito, questa sensazione che molti hanno è vera?

Sarebbe bello saperlo, in modo tale da non scrivere stupidaggini, ma non abbiamo un osservatorio serio che abbia immagazzinato e analizzato i dati delle presenze in Avetrana negli anni scorsi. Perché solo così avremmo potuto parlare con cognizione di causa. In mancanza di dati certi, possiamo solo affidarci alle sensazioni e da ciò si evince che il numero delle persone alloggiate ad Avetrana e costa di Manduria è in crescita anche quest’anno, ma il dato di fatto è che i turisti alloggiano ad Avetrana ma non vivono il paese.

Per quali motivi non si è creato un osservatorio turistico ad Avetrana?


Da tempo, l’opposizione, ha chiesto un tavolo tecnico che conoscesse e analizzasse il fenomeno, ma la nostra amministrazione, incapace, inaffidabile e superficiale, non ritiene che sia importante finanziare (pochi euro garantito) questo studio. Come, d’altronde, preferisce scaricare su commercianti e conduttori le colpe di una mancato pienone nelle sere di agosto. Il 10 agosto abbiamo assistito alla cura e all’amore che l’ennesima associazione ci ha messo non solo nell’allestimento del centro storico, ma anche alla pulizia (con scopa e paletta) dei monumenti, della piazza Chiesa Madre e del centro storico tutto. Questo sforzo, pregevole, è però una goccia all’interno di un turismo immagginato e condotto verso la permanenza anche serale dei turisti ad Avetrana.

Come si presenta oggi Avetrana ai turisti?

Avetrana si presenta: sporca (oltre alla difefferenziata differita, l’erba e il verde è al collasso),


inaccessibile (Torrione e Castello), muta (nessuna conoscenza di lingue straniere), in una parola inaccogliente. I commercianti, i ristoratori, hanno aspettato questo periodo con ansia ma sono stati lasciati soli: le attrazioni serali sono concentrate nel centro storico, Chiesa di Sant’Antonio e Palazzetto, nessun supporto alle attività, nessun abbellimento stradale, nessua pulizia.


Cosa si potrebbe fare per porre rimedio a questa situazione?

Sappiamo per certo che l’amministrazione ha ricevuto almeno due proposte per organizzare corsi di formazione per operatori turistici anche con madrelingua ma cadute nel dimenticatoio.

Fare turismo significa fare accoglienza, significa avere una “Casa del Tusista” con indicazioni, informazioni e quando occore aiuto. Significa avere un centro unico di prenotazione miltilingua, significa avere servizi di collegamneto da e per le altre zone di interesse turistico.

Stiamo parlando in molti casi di “sensazioni” e quindi tutto ciò potrebbero apparire i soliti commenti politicizzati, cosa vorreste dire a chi vi muoverà queste accuse?

Si noi facciamo politica, perché è la politica che deve dare speranza a un territorio, perché è la politica che più che apparire (e fare danni come spesso accade facendo figuracce che sarebbe meglio evitare) deve mettere in campo azioni di crescita. L’unica differenza è che c’è chi ha interesse a farlo e chi ha interesse a far morire questo paese.

Il pensiero è condiviso da tutti i Consiglieri comunali dei gruppi di oppozioni presenti in consiglio comunale di Avetrana.


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