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Erchie popolare : comunicato stampa



Erchie Popolare – sede via Roma , 33 72020 Erchie (Br)

Si riceve e pubblica

COMUNICATO STAMPA

Chiudiamo una vecchia storia, che avvilisce numerosi cittadini. Questo è l’intento con cui il gruppo di Erchie popolare ha indetto un incontro pubblico per mercoledì prossimo 1 marzo 2017 alle ore 18:00 nella sala consigliare del comune di Erchie.

In questo incontro si farà il punto su una questione che si sta protraendo da qualche anno e che richiede una soluzione definitiva che garantisca il rispetto della legge senza tartassare eccessivamente alcuni cittadini ercolani.

La questione è data dalla legge che istituisce l’imposta comunale sugli immobili (ICI). Cosa è accaduto? Nel 2010 viene adottato e approvato il Piano Urbanistico Generale (PUG) con cui il comune di Erchie individua una propria area di sviluppo urbanistico (identificata con il colore marrone sulla cartografia descrittiva). Tale area di fatto è costituita da numerosi lotti di terreno di proprietà di vari padri di famiglia che nel tempo avevano acquisito con la aspettativa che un giorno su di essi i loro figli potessero costruire la loro casa. Per effetto dell’adozione del Pug questi lotti di terreno assumono, come previsto della legge sulla tassazione sugli immobili, la definizione di terreni edificabili. Pertanto perdono la loro destinazione originaria di terreni agricoli con cui era definito anche il reddito domenicale su cui calcolare l’ICI. Mentre sui terreni edificabili la legge si rifà al “valore venale”.

Sul valore venale di questi terreni è nato il problema. Il comune di Erchie, infatti, dapprima definisce che il "prezzo venale” di questi terreni deve essere lo stesso che viene applicato ad altri terreni fabbricabili ubicati in aree dove però si può davvero edificare.

Potrebbe apparire che tale scelta sia ragionevole. Si dimentica però che in queste nuove aree edificatorie individuate nel PUG del 2010 non si può realmente edificare dato che non sono stati ancora approvati i piani particolareggiati, pertanto lo stesso Comune non può concedere alcun permesso a costruire. Per effetto di questa paradosso molti proprietari di questi terreni, in questi anni si sono “ribellati” nel dover sottostare ad un balzello che di fatto non garantisce il diritto per cui viene richiesto il pagamento.

L’amministrazione comunale solo nel 2014 con delibera n. 65 del 24 luglio accoglie le proteste dei cittadini facendo una nuova determinazione del valore venale di quei terreni. La determinazione sana la questione per gli anni successivi al 2013 (tale delibera viene fatta valere retroattivamente solo per l’annualità 2013) lasciando fuori le annualità 2010, 2011 e 2012. Si è aperto cosi un paradosso nel paradosso. Infatti questi terreni per il Comune varrebbero venalmente ora circa 18 euro al metro quadro mentre precedentemente al 2013 valeva molto di più (circa 38 euro al metro quadro). Se consideriamo che proprio nel 2011 si è aperta una profonda crisi anche del settore immobiliare di notevoli proporzioni (vedi rapporti banca d’Italia) tutta questa storia assume i connotati dell’assurdità.

Per le ragioni brevemente su esposte che Erchie popolare con il suo rappresentate in consiglio dott. Giuseppe Polito ha deciso di affrontare in un pubblico incontro la questione invitando tutti i Cittadini interessati, con essi i Professionisti che li assistono, dato che alcuni di loro vorrebbero passare alle carte bollate. Infatti non è un caso la determina n. 8 del 27 gennaio 2017 con cui si sospende in autotutela la riscossione. Quindi Cittadini e professionisti che si potranno confrontare pubblicamente con i Dirigenti comunali, Assessore al ramo e Sindaco, per divenire ad una soluzione condivisa che chiuda la questione. Sulla quale il gruppo di Erchie popolare ritiene si debba applicare anche per il 2011 e 2012 lo stesso valore venale assunto dal 2013 per quei terreni edificabili.

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